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In questo articolo non si concentra su quell’empatia che la danzatrice innesca sul pubblico. Mi piaceva l’idea di un articolo dedicato all’empatia che si instaura naturalmente, istintivamente tra donne di diverse età, che non si conoscono affatto, passano il tempo insieme grazie alla danza, e instaurano rapporti davvero belli.
Ritrovarsi in piccoli gruppi per condividere un’attività, aiuta a ricucire qualcosa dentro di noi.
Quando si sente dire o si legge “tessuto sociale” ci immaginiamo fili intrecciati dei tessuti, invisibili, e siamo capaci di comprendere la metafora: i fili del tessuto in ambito socio-culturale identificano una comunità che ha un modo di intendere la vita e un linguaggio verbale e paraverbale per comprendere le emozioni.
Per questi motivi, l’empatia tra donne può diventare un percorso che aiuta nella propria evoluzione, personale che artistica.
COSA E’ L’EMPATIA?
L’empatia è la capacità di mettersi nei panni dell’altro, di sentire ciò che sente, di comprendere le emozioni senza necessariamente viverle in prima persona. E’ una forma profonda di connessione emotiva. Sviluppare empatia significa migliorare le relazioni, la comunicazione e la consapevolezza sociale.
Anche per questo si fa danza, per migliorare le relazioni, che non sono sempre facili! E perché non lo sono?
Perché le incomprensioni sono maggiori delle comprensioni.
Le parole spesso non aiutano a vivere meglio. Ci sono forme di linguaggio che ci permettono di vivere in stretta connesione senza dover parlare chissà per quanto tempo.
Si dice sempre che tra donne la vera amicizia non esiste! Tra donne ci sarà sempre competizione. Eppure, con questa danza tentiamo e vogliamo costruire una realtà diversa. Può sembrare impossibile dato che è una danza egocentrica, ma esistono tantissimi gruppi molti uniti grazie alla danza del ventre. Nascono belle amicizie! Non è raro conoscere ragazze e donne che hanno stretto un forte legame.
Quando l’età conta, ma non conta.
Mai sottovalutare una ragazza giovane per la sua empatia, allo stesso tempo mai sottovalutare la forza di una donna adulta capace di empatizzare con il suo carattere.
In questo lavoro umano l’età non conta. Siamo tutte sulla stessa barca. Quindi… CI SI AIUTA!
Da una parte ci sono le ragazze che hanno capacità di empatizzare con le compagne, e non si esprimono facilmente a parole, perché sono più introverse e tendono per contesti sociali a tenere i confini con le donne adulte, anche per una questione di rispetto.
Dall’altra abbiamo le donne che hanno un bagaglio di esperienza più grande, e ognuna ha sviluppato il proprio modo di comunicare o non comunicare empatia, a causa del fatto che hanno determinato il loro carattere.
L’età a volte incide a volte no, a suo modo conta in base alle circostanze, ma sono i bisogni che si celano dietro l’atto di danzare a rompere ogni confine di separazione tra le persone.
DANZA DEL VENTRE: L’ARTE DELLA COMUNICAZIONE E DELL’EMPATIA
La danzatrice del ventre è un’icona femminile in grado di esprimere con il corpo e con il viso una carica sensuale molto elevata. In aggiunta, è capace di creare empatia con il pubblico. Comunica. Emoziona. Dà e riceve.
Chi studia danza si è resa conto quanto questa attitudine sia difficile da apprendere, perché in effetti non ci sono manuali o insegnanti che danno i segreti su come essere sensuali ed empatiche mentre si danza. Possono dare una ricetta in base alla loro esperienza, ma ognuna qui deve avere il coraggio di guardare, sentire… Guardare e sentire sono verbi importanti per una danzatrice. E’ un lavoro alchemico a tutto tondo.
Sicuramente ti sarà capitato di leggere che riuscire a comprendere l’altro significa andare oltre le parole che dice.
E’ comune usare espressioni e frasi per mascherare qualche difficoltà e disagio.
Fare lezione è anche fare aggregazione
Quando le donne condividono una quantità di tempo maggiore oltre l’orario di lezione, cominciano a “leggersi”.
Chi si comprende, attua immediatamente comportamenti di pura generosità, voglia di farsi vedere presente, disponibile ad aiutare dove c’è bisogno. Nello stesso momento c’è chi rimane un pò in disparte, ma è solo una questione di tempo. A volte è necessario creare più situazioni per mettere in moto l’empatia dei più introversi
Per una donna adulta manifestare empatia significa anche voler creare fiducia e affetto. Chi è rimasto segnato dalle delusioni del passato, facilmente tenderà a mantenere le distanze, ma questo non vuol dire che prende le distanze con le compagne di gruppo. Ognuna si prende il suo posto nel gruppo come si sente. Libera.
Leggere tra le righe ogni comportamento, parola, sguardo, gesto, permette di entrare in connessione con l’altro. In qualche modo entra anche la legge dello specchio, se non altro è la stessa avventura: se conosco di più te, conosco di più me.
Siamo più primitivi di quanto pensiamo. Ho letto tanti libri che parlano del cervello e tutti riportano alla teoria dell’uomo-animale, i suoi istinti, i suoi comportamenti per la sopravvivenza. Il cervello funziona ancora come il cervello dell’uomo di Neanderthal nonostanze pensa e progetta di più.
In quanto individui abbiamo sviluppato codici molto complessi per comprenderci. Il fatto è che lo facciamo senza accorgercene. Siamo esseri sociali non tanto lontani del mondo delle api. Vogliamo proprio essere parte di una comunità, essere viste, sentirci riconosciute, avere una posizione. Per sentirci al sicuro e in grado di vivere bene la nostra esistenza abbiamo bisogno di essere in squadra.
Si tende a fare branco. Ci si identifica. L’empatia circola più velocemente e mette ogni membro davanti a continui confronti.
Nel mondo della danza si cerca di conoscere la parte più bella della persona con l’obiettivo di sostenerla. Quando cresce ed evolve una compagna di danza, anche le altre con i loro ritmi faranno le loro crescite.
Si fa danza per proteggere la bellezza. Per proteggere la nostra bellezza.
L’empatia ha un ruolo importantissimo in questa missione.
Si crea un mondo parallelo, fatto di sorrisi, scherzi, battute, risate, divertimento. Sotto sotto, è l’empatia a lavorare per tutte noi. Un dare e ricevere continuo.
Far fiorire l’amor proprio, l’autostima, potere personale, sicurezza, scaltrezza, generosità, gentilizza e… diplomazia!
Ciò che di bello rende possibile l’empatia, è togliere delicatamente quel confine che separa le nostre vite, e ci mette in condizione di viverci con il cuore.
Grazie per aver questo articolo.
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