Hola bella gioia!
Se sei capitata qui è perché hai difficoltà a prendere buone abitudini che ti permettono di alzare la qualità dei tuoi movimenti e della tua immagine quando danzi!
Se vuoi diventare brava, cambia il cervello!
Senza girarci intorno, capiamo subito il concetto più importante, ovvero che la danza è difficile e non è un passatempo…
E’ una disciplina! Non puoi disciplinare il corpo se non educhi la tua mente.
Attraverso la coscienza noi andiamo a modellare i nostri comportamenti e azioni, e la danza richiede proprio questo da noi:
CAMBIARE LE NOSTRE ATTITUDINI PER CAMBIARE L’ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DI NOI STESSE E DEL MONDO ESTERNO.
Tu sai che puoi diventare una brava danzatrice? Si o No?
Quanto è forte il tuo Sì o quanto è forte il tuo No quando hai pensato a come rispondere?
Se ti convinci che è No stai già tracciando la strada per non fare nessun tipo di miglioramento. Se dici Sì ma sei debole della tua risposta, è lo stesso.
IL SI DEVE ESSERE PIENO. Tu sai che puoi esserlo, devi solo adoperarti nel raggiungere un risultato che sembra adesso circondato da ostacoli.
Detto ciò passiamo a capire queste abitudini per allenare mente e corpo. Pronta? Vamos!
COME ALLENARE LA MENTE con la Danza del ventre
Una volta credevo che fare danza del ventre era esclusivamente un’esigenza personale per riprendersi la femminilità e contatto con il corpo…
Nel corso degli anni ho iniziato a credere che se scegliamo la Danza del Ventre è perché abbiamo bisogno di metterci sotto i riflettori. Vogliamo essere viste ancora prima di sentirci pronte a farlo. Anche perché, abbiamo già identificato noi stesse nel modello della danzatrice.
Infatti le principianti dicono spesso che l’assolo o non lo faranno mai, oppure aspetteranno anni prima farlo, perché pensano che il momento giusto sia determinato dal tempo che scorre. O corre!
Anche se fa paura, è scomodo ammettere che si desidera avere il centro dell’attenzione, tutti gli occhi puntati su di sé. Oltre al fatto di vivere la propria femminilità, di sentire di riuscire a muovere parti del corpo, di vedersi più aggraziate davanti allo specchio, c’è anche il fattore egoico, nel senso buono, per dire al mondo “Io sono questa. Io esisto”, in piena libertà!
E’ un istinto latente di sopravvivenza in questa società.
In Occidente la donna è una creatura soggetta a tanti imput per prendersi cura del suo aspetto, ma non sempre questo invoglia a farlo, anzi, una gran parte della popolazione femminile tende a trascurare volutamente l’aspetto esteriore per costruire e fortificare la propria personalità attraverso il lavoro e il senso del dovere.
L’aspetto esteriore non è in prima posizione. Quando si scopre il ballo, si comincia a rivalutare l’aspetto esteriore.
In alcuni paesi del mondo non serve esplorare la danza per tirare fuori questo istinto di sopravvivenza, perché c’è la libera espressione del corpo, come per esempio in Sud America il ballo viene prima di tutto. E’ un Modus Vivendi, un’altra cultura. Noi non abbiamo la cultura del ballo, se abbiamo qualcosa sono la Tarantella e la Pizzica, e sappiamo che la storia affonda le radici nei terreni del Sud Italia, il quale scopo era aiutare le donne a entrare in trance per espiare e calmare le nevrosi.
La danza del ventre è una danza senza partner. E’ categorizzata così, come una danza per soliste.
Quindi, come allenare la mente?
Allenare la mente significa innanzitutto avere consapevolezza che hai scelto una danza che ti rende, volente o nolente, una danzatrice solista. Questo fa iniziare un processo dentro di te, che ti obbliga a prendere in considerazione tutte le emozioni che salgono solo all’idea di vederti da sola su un palco a danzare in modo sinuoso e sensuale.
Allenare la mente, significa fortificare l’immagine che vuoi ottenere di te, perché il modo che hai di rifletterci sopra ti guiderà a fare le scelte giuste per arrivare all’obiettivo. Tutto questo si chiama IMPEGNO. Qualcuno preferisce chiamarlo sogno… Per sogno io intendo ciò che immagino, ma quando parliamo di azioni, non è più un sogno, è un lavoro, per questo lo chiamo impegno. La danza riporta sempre la mente al concreto, al tuo corpo, a te stessa.
E quindi il trainer mentale si basa sul fatto che hai scelto una danza che rende protagonista la persona: se sei dentro un percorso di studio, non puoi non adottare delle posture cruciali, non puoi dare per scontato la punta del piede, e così per la mano, e così per la testa e così via…
LA POSTURA E’ TUTTO! La dice lunga su di noi, sia quando camminiamo sia quando danziamo.
LA POSTURA INFLUISCE SULLA TUA MENTE
Colloquio di lavoro. Arriva un ragazzo con la postura dritta, petto in fuori, camminata sicura, ha vinto il contratto già al 70%. Il resto da valutare, ma ha già vinto!
Ed è così per chi fa danza. Tu ti senti danzatrice? Ti senti veramente una persona che è entrata dentro una disciplina di prestigio?
La tua postura lo comunica. Puoi dirmi si, ma se poi la tua camminata e la tua postura comunicano altro…
Quanto sei consapevole di te, della tua presenza, del tuo modo di camminare, del modo in cui dirigi lo sguardo nel mondo…?
Vedi che non parliamo di training autogeno per allenare la mente, neanche di numerose sequenze coreografiche.
Tutto deve partire dalla coscienza. Il risultato dipende da come e quanto riesci a porti le giuste riflessioni e a come fai muovere le scintille di luce dei tuoi neuroni. Il percorso che gli fai fare è determinante per iniziare a sentire un cambiamento netto dentro di te. Potresti chiamarla magia, ma è semplicemente un modo di essere IL CAPO della tua mente. E’ cambiare l’atteggiamento nei propri confronti.
L’impatto della postura sulla personalità e il carattere
La postura influenza la psicologia della danzatrice.
Una postura eretta e aperta è spesso associata a fiducia in sé e determinazione, e sono quelle caratteristiche che bisogna manifestare e rendere tangibili quando si sta danzando. Questa forza si fa movimento deciso e fluido.
Mentre una postura chiusa può riflettere insicurezza o timidezza. Attraverso l’allenamento costante, si impara a controllare la propria postura, influenzando indirettamente il proprio atteggiamento mentale. Da cosa dipende?
Dall’autodetermiazione.
Se mantieni una postura forte e stabile svilupperai una maggiore sicurezza, migliorando la tua capacità di affrontare le sfide sia dentro che fuori dalla sala.
Cambia la postura, cambia la mente.
Quando finisci di ripetere una sequenza in sala come tieni la postura di solito? Ci hai mai fatto caso? Tieni il petto aperto? La testa dritta?
Come tieni testa a te stessa quando l’insegnante ha fatto stop?
Osservati sempre perché è da qui che si comincia a sviluppare la propria presenza e a costruire una nuova coscienza. Assumere la giusta postura dopo lo stop e prima del play è la prima abitudine da adottare, altrimenti puoi stare anni senza vedere buoni risultati. Il lavoro su di te non sarà mai completo, perché il tuo Sì, sono una danzatrice, non è pieno.
COME ALLENARE IL CORPO con la Danza del ventre
Senza la tua mente il corpo non si muove, quindi una volta preso atto di come dobbiamo assumere l’abitudine di sentirci danzatrici a testa alta, è il momento di metterci in testa che una parte di tempo della giornata deve essere dedicata all’esercizio pratico della danza.
Senza esercizio, tutto ciò che è stato valutato fin’ora non ha senso.
Serve un allenamento, di qualsiasi tipo: Yoga, Pilates, Esercizi singoli di danza, Sequenze coreografiche, Respirazione…
La domanda qui è condizionata dallo stile di vita: “Che cosa posso fare oggi?”
Una routine di 20 minuti, anche 30 se si riesce, è fondamentale per raggiungere ottimi risultati. Posso allenare la repsirazione anche in macchina, iniziando a porre attenzione alle spalle, e alla testa.
Se questa danza è così complessa perché bisogna imparare a controllare le singole parti del corpo, imparare a lavorare con coreografie spaziose dove l’uso delle braccia è al massimo, devo sviluppare una consapevolezza corporea.
Sentirsi padrone del corpo è un’impresa ardua, implica saper equilibrare le dosi di energia attraverso la respirazione volontaria.
“So respirare quando danzo in sala? Distribuisco bene il respiro?”
Devo imparare a controllare la mia macchina: mente e corpo insieme ed esserne il “capo”.
I miei 3 CONSIGLI per chi non ha mai tempo di allenarsi a casa:
- Fai Yoga, anche 10 minuti al giorno se non hai tempo, e dedicati ogni giorno a una parte del corpo diversa. Quando riesci a ritagliare più tempo costruisci una tua sequenza personale.
- Fai esercizi mirati a migliorare la tua danza, perché lo studio viaggia su diverse aree coreutiche. Un giorno solo lo shimmy per esempio, poi lo abbini a un movimento base come la luna, un altro giorno ti dedichi solo alle braccia in piccole sequenze e così via.
- Prendi un quaderno per scrivere di giorno in giorno cosa hai fatto e come ti sei esercitata. E’ uno stimolo per alzare la tua autostima, perché vedi che sei una persona con sane abitudini e sfida la mente che dice che non ha mai tempo. Ti stai auto disciplinando.
LA DANZA SERVE PER PENSARE IN ROSA
Viviamo in una società un pò in cancrena. C’è un autosabotaggio inverosimile e insensato in ogni mente, difficile trovare persone che pensano sempre in positivo perché sono sicure delle loro potenzialità, e che sono brave a non autolesionarsi.
Fai così ogni tanto? Ti punisci? Ti colpevolizzi spesso? Ti senti incapace o limitata nelle cose?
Dobbiamo pensare diversamente. Qualsiasi cosa ha bisogno di tempo. Anche accettare il proprio corpo e l’aspetto esteriore ha bisogno di tempo. Poi c’è bisogno di tempo per acquisire le informazioni coreutiche e il vocabolario della danza. E dove non si riesce si rallenta. Si pensa, si guarda, si capisce, si fa e si ripete fino a che non si raggiunge a fare bene e meglio. Alla fine è tutta matematica.
Quando si parla di danza è comune parlare sempre di emozioni e sentimenti. Ma sono di un altro parere visto che insegno. Se cominciamo a vedere la danza come un altro linguaggio logico e matematico, allora si che la danza la pssono imparare tutti. I calcoli non sbagliano. Trovo la formula per te, perché tu sei un microcosmo a sè stante e hai un tuo ritmo e anche algoritmo! Ciò che è importante è che tutte vedono miglioramenti, e memorizzano sensazioni positive mentre apprendono la danza del ventre.
Continuare a contare, continuare a pensare destra e sinistra, attua il lavaggio del cervello, nel senso che lo pulisce da tutta quella materia negativa che infligge la persona. La danza e il conteggio costringono ad essere presenti e a non dare spazio alla mente di andare dove è abituata ad andare.
Devi rimanere lì, a contare e a muoverti come il “codice coreografico” ti suggerisce di muoverti, per entrare nella melodia e sentirti nuovamente viva!
E’ in questi momenti che la danza fa pensare in rosa, in positivo.
MEGLIO TARDI CHE MAI
Ognuno di noi ha il suo tempo, come dicevo prima, e sono più che certa che viviamo nell’epoca delle grandi opportunità, per questo non bisogna pensare che il tempo sia scaduto. Il tempo a disposizione lo abbiamo, fino a che abbiamo la possibilità di scegliere e la possibilità di muoverci come preferiamo nella vita.
Meglio tardi che mai è una frase che va bene in qualsiasi ambito, anche per la danza del ventre!