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DANZA DEL VENTRE: COME AVERE BRACCIA SINUOSE

Aaah le braccia! Il cruccio di tante allieve.

Le braccia sono difficili, per il semplice motivo che non abbiamo studiato danza da piccole.

Appena iniziamo a danzare, scopriamo che non avevamo mai davvero usato consapevolmente le nostre braccia.

Non sappiamo dove e come metterle, a meno che non ci sia qualcuno che dà le giuste coordinate, e in aggiunta ci accorgiamo quanto siano curve le nostre spalle e quanto dobbiamo lavorare sulla percezione delle mani.

Ed ecco che si giunge alla prima difficoltà: coordinare le braccia con passi e movimenti! La frase tipica è“se penso ai passi non riesco a pensare alle braccia”.

La danza mette insieme tutte le parti del corpo e ci fa uscire fuori dall’automatismo!

Come ha sempre detto il maestro Saad Ismail “le braccia sono sinonimo di bellezza, o di schifezza.”

Allora, cosa dobbiamo fare per renderle le braccia più sinuose, morbide, armoniche, precise?

Voglio descrivere un piccolo procedimento, basato sia sulla mia esperienza di danzatrice e insegnante.

COME AVERE BRACCIA SINUOSE

Il riscaldamento fondamentale.

Spesso è sottovalutato, ma è proprio da qui che può nascere la qualità del movimento. Uscire fuori dall’automatismo si può, e bisogna dare merito al riscaldamento. Il riscaldamento deve mirare a sciogliere tutto il corpo, dalle caviglie alle testa. E’ un momento per lasciarsi alle spalle il mondo fuori e concentrarsi solo sul corpo, prepararlo al lavoro e aiutarlo a sciogliere le tensioni. 

Proprio da qui si inizia! Grazie a semplici esercizi inizi a coordinare gli arti superiori con lo spostamento del peso su una gamba all’altra. Riscaldamento, lo dice la parola stessa, ha il compito di riscaldare la mente, a preparla al lavoro che le attende con la danza. Determina la prima fase dell’apprendimento, perché l’apprendimento è suddiviso in fasi, e la prima è la più importante!

Il sistema nervoso.

Esercitare la coordinazione degli arti è un lavoro impegnativo. Le braccia sinuose non nascono grazie alla forza, ma grazie alla connessione. E’ facile pensare che la qualità del movimento sia dovuto alle nostre emozioni, invece, bisogna pensare che ogni nostro gesto è dovuto grazie agli impulsi nervosi, da un segnale che parte dal cervello e si propaga in tutto il corpo. 

Dobbiamo educare il nostro Sistema Nervoso Centrale – SNC – per creare connessioni, responsabili nella coordinazione della braccia nella danza. Per educarlo abbiamo bisogno di molti esercizi, dal riscaldamento e alla spiegazione dettagliata dei movimenti.

Esercizi di danza del ventre.

Abbiamo esercizi specifici per muovere le braccia, dai i più semplici ai più complessi. Per mia esperienza studiare anche altre danze aiuta ancora di più a sviluppare la percezione degli arti superiori. Io mi sono concentrata sulla RUMBA, e ho fatto notare la differenza alle mie allieve del lavoro specifico differente su una e sull’altra.

Nella rumba, la coordinazione è più difficile, e la velocità di esecuzione per danzare sulle musiche dei latini americani incide sul tempo di apprendimento. Ovviamente dipende sempre dalla persona, quanto è predisposta fisicamente, e quanto si dedica alla danza. Più esercizi si fanno, più sequenze di danza si praticano e più si comprende che le braccia sono le vere protagoniste dell’estetica. 

Servono esercizi, anche se noiosi.

Curare l’intuizione

Dopo la tecnica, arriva anche l’intuizione. Devo metterci ‘un pò del mio’ per capire il perché le braccia vengono mosse in un certo modo.

La mia filosofia: Credo che l’allieva non debba ripetere le sequenze come se fosse un robot, che fa il copia e incolla senza metterci la mente sopra. Imparare a danzare corrisponde anche a essere attenta, osservarsi allo specchio, percepire le sensazioni che danno diverse pose e sequenze in coordinazione con le braccia. Perché con questo attento lavoro di precisione, può curare il suo intuito, persino arrivare a improvvisare senza pensare più di tanto a come e dove mettere le braccia.

La mente quando ha registrato, ha sviluppato un altro tipo di automatismo. Un altro modo di muoversi nello spazio.

Rimanere calma

Sembra strano ma è così. Bisogna rimanere calmi mentre si impara danza. Noto spesso che l’ansia di fare subito bene non permette di accogliere il movimento e lasciarlo fluire da sé. La tensione è sempre una nemica. Rimanere con un atteggiamento rilassato è la chiave per godersi i movimenti, anche in coordinazione con gli arti superiori. La calma permette di respirarci sopra, e invece più delle volte vedo apnea. Si confonde la concentrazione troppo elevata con la tensione dei muscoli, e me ne accorgo perché si legge sul volto se una persona è concentrata e rilassata, oppure se è concnetrata e tesa. Quindi be quiet,  e goditi i movimenti come brevi attimi di pura pace. 

LA LENTEZZA E’ IL SEGRETO PER DIVENTARE CONSAPEVOLI

Nel mio percorso ho dovuto forzarmi assai. Preferivo i ritmi veloci. La lentezza mi causava stress. Ma il segreto era tutto lì. Lentezza e Pazienza erano due sconosciute.

Ho dovuto rendere merito alla lentezza, perché con lei ho iniziato a sentirmi più sensuale. Mi sentivo crescere anche come donna. I movimenti li avvertivo più profondi, pieni. Sentivo e vedevo cambiare qualcosa di me mentre danzavo. Ogni tanto, ancora devo ricordarmi di questo, perché le mie lezioni sono sempre molto dinamiche ed è assolutamente necessario rallentare, fermarsi ancora sulle basi, rivedere bene le sporcature. 

LE BRACCIA AIUTANO A COMUNICARE NEL LINGUAGGIO SILENZIOSO DELLA DANZA

Le braccia, alla fine, diventano una metafora della danza stessa — e della vita.
All’inizio sembrano ribelli, difficili da gestire, scollegate dal resto del corpo. Ma con pazienza e dedizione, imparano a seguire il flusso, a comunicare, a raccontare.

Danzare con braccia precise, eleganti, significa riusciure a comunicare con una parte del liguaggio silenzioso della danza. 

È un lavoro di ri-educazione. Il sistema nervoso si affina, la percezione cresce e la tecnica si personalizza.

Ci vuole tempo. 
Proprio nella lentezza si nasconde la magia: quella sensualità naturale che non si imita, ma si scopre dentro di sé.
Ogni movimento diventa allora un atto di consapevolezza, un dialogo tra pensiero ed emozione, tra respiro e ritmo.

E quando finalmente le braccia si muovono senza sforzo, senza controllo e senza paura, capiamo che non stiamo più “facendo” danza,

la stiamo vivendo.

Grazie per aver letto fin qui.

Buona esercitazione e buon respiro.


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