Ho iniziato a scrivere questo articolo dopo aver finito di leggere un romanzo, uno di quei libri che puoi leggere d’estate, specialmente in Agosto che hai modo di ‘fermare il tempo’, e ciò che si è fermato dentro di me è l’importanza del fallimento. Di nuovo.
Di nuovo perchè ne avevo preso consapevolezza dalla scrittrice di Harry Potter.
Diversi anni fa ascoltai il discorso di J.K Rowling, un discorso centrato tutto sul fallimento. Il concetto evidenziava l’importanza di imparare dai propri errori e assecondare le nostre immaginazioni, la nostra fantasia. Lo fece davanti a tutti gli studenti dell’Università di Harward. Se vuoi vederlo ti lascio qui il link.
Quando succede di fallire, ci sentiamo soli e unici ad aver fallito. Invece tutti noi falliamo, continuamente e in diversi modi. Facciamo tanti errori e questo non va giù.
Io ho fallito sempre, sono stati più i fallimenti che i successi, e ho continuato a danzare come una persona normale che si alza tutti i giorni per andare a scuola o in ufficio o in azienda. Non ho continuato come una insegnante. Ho dato spazio alla mia persona piuttosto che al ruolo, perché sentivo che la danza mi curava, non so ancora bene in che modo, ma certa che mi ha aiutata tantissimo e tutt’ora ci riesce.
Sia nella danza che nella scrittura vedo molti punti in comune, e in entrambe le forme riesco a sentire uno spazio pulito dove poter attingere, per prendere, così da immaginare, per poi elaborare, e infine donare.
La danza del ventre è stata a tutti gli effetti un rimedio contro il fallimento. La scrittura ha accompagnato con dolcezza.
Dopo aver messo in chiaro cosa fare e non fare, chiarito cosa volere e cosa non volere, ho ripreso in mano il mio ruolo.
E qui, ho cambiato la mia testa!
Cara lettrice mettiti comoda, e vediamo insieme come davvero la danza del ventre può aiutarti a superare un fallimento importante nella tua vita. Qualsiasi fallimento in qualsiasi ambito. Forse stai passando un periodo di profondo sconforto, stai perdendo stima in te stessa, ti senti molto stanca. Ma tutto è andato come doveva andare, altrimenti sarebbe andato in modo diverso. Potevi fare qualcosa di diverso? Se si, la prossima volta sai come agire e in futuro non ripeterai lo stesso errore.
IL FALLIMENTO NELLA VITA DI UNA DONNA
Non ci rendiamo pienamente conto di quanto viviamo sentendoci sbagliate. Cerchiamo di controllare tutto per essere efficienti, spesso in preda all’ansia solo per evitare errori durante la giornata. Cerchiamo continue giustificazioni per non sentirci a disagio quando dobbiamo rispondere alle domande come: ma ancora non ti sposi? ma non fai secondo figlio? lo lasci figlio unico? ma non ti sei laureata? Ma non cerchi un posto dove ti fanno un contratto? Dovresti stare attenta alla dieta no? Ma non fai sport? Ma non riesci a farto una vacanza? Perché non ti sei aperta una attività tua? E ancora peggio quando ci sentiamo responsabili delle scelte degli altri, quando ci mettiamo in testa che le cose sarebbero andate dioversamente se avessi agito in modo diverso…
Non siamo super eroi. Sembra stupido dirsi ogni tanto “ricordati che sei umana”!
Il fallimento lo sentiamo sempre dietro l’angolo. La paura di fallire ha messo tutte scuse davanti al propro tempo. Non conta tanto che nutri benessere per te. Non conta che cerchi di trovare armonia ed equilibrio dentro e fuori di te, importante è che non fai errori. Come se avessimo costruito nella nostra testa un mondo dove non è lecito sbagliare.
Sei una di quelle persone che si rende conto di quanto autosabotaggio usa incosciamente ogni giorno?
Sei in grado di dire a te stessa quante volte sei rimasta schiava della mente che genera pensieri distruttivi e non ti lascia vivere?
Se quando tiri le somme non sei soddisfatta di come hai vissuto il tempo, pensa sempre che c’è ancora tanto da fare e il tempo che pensi di aver perso lo puoi recuperare. Un modo c’è sempre. Bisogna muoversi!
LA DANZA DEL VENTRE COME STRUMENTO DI CONCENTRAZIONE
Personalmente sperimento varie cose che mi obbligano a stare concentrata, esempio la scrittura, il disegno, la lettura, yoga, ceramica, allenamento, cucina, pulizie, guidare, doccia… Tutto per me è un allenamento alla concentrazione, e questo non me lo ha insegnato la meditazione quando sedevo con le gambe incrociate, è stata la danza, la danza del ventre.
Ho avuto un lungo periodo in cui credevo che senza la meditazione statica non mi potevo permettere di spiegare la presenza e il qui e ora. Poi ho notato che ero assente in tutto. La meditazione non funzionava con me. Non era il mio canale. Il mio canale è sempre stata la danza e quando l’ho compreso sono cambiati i modi di svolgere le lezioni e il modo di rivolgermi alle allieve.
Essere concetrata su di me con la danza, poi con le azioni fuori dalla danza, è stato il vero training. E’ un pò come la filosofia del Tai Chi o del Kong Fu, e se non l’hai mai visto guarda il film La Forza del Campione.
La vita è una danza. La vita non è un calcolo matematico, anche se ha una sua logica. La vita è un flusso, e spesso mi sono opposta facendomi male, causando male, fallendo continuamente in ogni ambito della mia vita. C’è voluto tempo per comprendere che la danza era la mia meditazione. Lì, in quello spazio si ferma la testa. Sono io. Senza errori. Anche se sbaglio un passo, è solo un’altra legge della vita che si presenta davanti a me, io so che posso sbagliare anche quando mi sento sicura di fare bene. E’ umano.
Dicono in molti che la danza è per chi è pieno di ego… Non sanno che molte persone che si sono sacrificate con la danza l’hanno distrutto e ricostruito sano.
AIUTARE LE PERSONE CON LA DANZA DEL VENTRE
Di storie ne ho conosciute tante. Alcune dolorose. Quando le persone si presentano per iniziare a scoprire questa disciplina, si legge negli occhi timore ed eccitazione. La prima regola che mi sono data è “falle muovere, falle divertire, falle impegnare.”
Cerco di far comprendere subito che la concentrazione è tutto per riuscire a creare un contatto vero con il proprio corpo. Senza una mente concentrata non è possibile. I movimenti saranno sempre privi di consistenza anche dopo anni e anni di studio.
E’ il miglior modo per ricostruirsi dopo un fallimento. Riprendersi in mano! Questa frase per me significa prendere in mano le redini del carro, e il carro è la metafora dei nervi cerebrali. Quido io il mio sistema nervoso.
Più sono concentrata, prima arrivo a un buon risultato.
E i mali se ne vanno. Una carica positiva inizia a risanare le cellule. Il fallimento o i fallimenti sono rimasti fuori dalla porta.
Ho solo persone in sala. Persone. Non robot. Non macchine. Non uomini dentro corpi femminili. Non mogli, figlie, sorelle, colleghe, cape, dipendenti…
Persone! Persone che hanno bisogno di capire i loro tempi, i loro ritmi, il loro orecchio (intendo come capacità di carpire i suoni mentre si danza in coreografia).
C’è un tempo per guardarsi bene allo specchio. Un tempo per ascoltare tutte le parole dell’insegnante. Un tempo per empatizzare con le altre persone del gruppo. Un tempo per riabbracciare la propria purezza. Un tempo per sentirsi soddisfatte di sé. Un tempo per riuscire a sentirsi davvero Uniche!
E tutto questo tempo, ripaga tutto il tempo trascorso nella tristezza. Restituisce le carezze mancate, il senso di inadeguatezza. Ora non si è più sole, si è in gruppo e ci si occupa solo di cose belle, per essere più belle. Perché meritiamo tutte di vivere nel piacere di essere donna.
I fallimenti se hanno portato ad entrare nella sala di danza sono errori benedetti. Quegli errori meritano di essere portati con grazia nel proprio cuore.
La danza del ventre è un rimedio contro il fallimento perché ci mette in primo piano con la sensualità del corpo, un’energia potente che ci restituisce forza, benessere e autostima.
La sensualità, senza la massima presenza non esce fuori. Senza una forza interna non esce fuori. Senza consapevolezze, non esce fuori. E per avere maggiore consapevolezza, è necessario incappare nei fallimenti.
DANZARE RENDE LA VITA PIU’ BELLA
Conta di più avere una vita piena e per renderla tale dobbiamo aggiungere colore, e un pò di danza.
Sicuramente hai dei talenti nascosti. Dagli cura ed esercitati, perché è questo che ti renderà più serena. La tua dimensione è preziosa e ti salverà ogni volta che sentirai mancare le forze, perché il quello spazio attingi alla tua fonte.
E se tutto ciò che sei venisse celebrato con la musica, la danza, un gruppo?
Può darsi che danzare ti renderà la vita più bella, perché quando danziamo siamo più belle. Non lo dico io, è scientificamente provato.
Io ti auguro di avere sempre un buon respiro, di essere fiera della tua storia, e di amare la tua forza, perché è un dono che hai fatto a te stessa con le tue scelte.
Buon respiro, e buona danza.
🌷 entropia.asd@gmail.com / ariannaverolini@gmail.com
